La legge di Bilancio 2025 ha intrapreso il suo cammino verso la sua approvazione e come ogni anno, costituisce lo strumento per pianificare le spese detraibili per la dichiarazione dei redditi.
Tra le anticipazioni diffuse alla stampa dal Ministro Giorgetti e dal vice ministro Leo, vi è quella della estensione del bonus mobili anche per il 2025.
La proroga non dovrebbe essere accompagnata da modifiche di aliquota che per il bonus mobili dovrebbe restare al 50% come per il 2024.
Ricordiamo che il bonus mobili consiste nella detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
L’agevolazione è stata prorogata dalla legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021, articolo 1, comma 37) per le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024 per acquistare mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore:
- alla classe A per i forni,
- alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie,
- alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
L'art 1 comma 37 della stessa legge di bilancio 2022 ha disposto la proroga del bonus mobili con una rimodulazione degli importi rispetto al passato e in particolare, la detrazione veniva ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore:
- a 16.000 euro per il 2021,
- a 10.000 euro per l’anno 2022,
- a 5.000 euro per il 2023 (tetto aumentato a 8.000 euro),
- a 5.000 euro per il 2024.
Da sottolineare che la legge di Bilancio 2024 non ha previsto alcun cambiamento in merito mentre ora la legge di bilancio 2025 dovrebbe appunto contente una proroga.
Tabella di riepilogo tetto massimo Bonus mobili
Bonus mobili | Tetto massimo 2022 | Tetto massimo 2023 | Tetto massimo 2024 (dovrebbe essere confermato anche per il 2025) |
Modifiche Legge di Bilancio 2022 | 10.000 | 5.000 | 5.000 |
Modifiche Legge di Bilancio 2023 | 8.000 | 5.000 |
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Vediamo come funziona l'agevolazione
Bonus mobili 2025: che cosa è
Il bonus mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore:
- alla classe A per i forni,
- alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie,
- alla classe F per i frigoriferi e i congelatori
destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
L'agevolazione spetta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024 e può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Si specifica che, la data di avvio lavori ristrutturazione potrà essere provata:
- dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie,
- dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria,
- oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr 445/2000).
Attenzione va prestata al fatto che il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte.
L’importo massimo di spesa va riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.
Bonus mobili 2025: per quali beni spetta
Il bonus mobili e perciò la detrazione spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre per l’acquisto di:
- mobili nuovi,
- grandi elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica.
A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili:
- letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze,
- nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di porte, di pavimentazioni (per esempio, il parquet), di tende e tendaggi, nonché di altri complementi di arredo.
Per quel che riguarda i grandi elettrodomestici, la norma limita il beneficio all’acquisto delle tipologie dotate di etichetta energetica di classe, non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, se per quelle tipologie è obbligatoria l’etichetta energetica.
L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica.
Rientrano, per esempio, fra i grandi elettrodomestici: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Si sottolinea che nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese di trasporto e di montaggio dei beni acquistati, purché le spese stesse siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste.
Bonus mobili 2025: come pagare e la comunicazione all’ENEA
Per avere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.
Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Se il pagamento è disposto con bonifico bancario o postale, non è necessario utilizzare quello appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento.
I documenti da conservare per il bonus mobili 2023 sono:
- l’attestazione del pagamento:
- ricevuta del bonifico,
- ricevuta di avvenuta transazione,
- per i pagamenti con carta di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente
- le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.
Lo scontrino che riporta il codice fiscale dell’acquirente, insieme all’indicazione della natura, della qualità e della quantità dei beni acquistati, è equivalente alla fattura.
Rispettando tutte queste prescrizioni, la detrazione può essere fruita anche nel caso di mobili e grandi elettrodomestici acquistati all’estero.
Attenzione al fatto che gli acquisti di alcuni elettrodomestici, per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici) vanno comunicati all’Enea.
Tutte le informazioni sull’invio della comunicazione sono disponibili sul sito dell’Enea, alla pagina dedicata al “Bonus casa”. La mancata o tardiva trasmissione non implica, tuttavia, la perdita del diritto alle detrazioni (risoluzione n. 46/E del 18 aprile 2019)
Bonus mobili 2025: la detrazione in dichiarazione
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio
edilizio. Per esempio, se le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non spetta a nessuno dei due.
Si ha diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche quando il contribuente ha scelto, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in
fattura.
Bonus mobili 2025: per quali interventi edilizi spetta
Gli interventi edilizi necessari per avere il bonus mobili per l'appartamento sono:
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus
- ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
- restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano
l’immobile - manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.
Gli interventi edilizi necessari per avere il bonus mobili per le parti condominiali sono:
- manutenzione ordinaria e straordinaria
- ristrutturazione, restauro e risanamento conservativo
Il bonus mobili NON spetta per manutenzione ordinaria nell'appartamento quale:
- tinteggiatura di pareti e soffitti,
- sostituzione pavimenti, infissi esterni o sanitari, rifacimento intonaci.