Con Comunicato stampa del 9 giugno 2022, le Entrate informano i soggetti interessati che è online sul sito della stessa Agenzia l'elenco degli ammessi e degli esclusi al 5 per mille per l'anno 2021.
Va sottolineato che si tratta delle preferenze espresse dai contribuenti per quasi 507 milioni di euro da destinare a 72.738 enti per l'anno 2021.
5 per 1.000: elenco enti destinatari 2021
Sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate sono disponibili gli elenchi per la destinazione del 5 per mille dell’anno finanziario 2021 con i dati relativi alle preferenze espresse dai contribuenti nella propria dichiarazione dei redditi.
Si tratta di oltre 72mila enti tra volontariato, ricerca sanitaria e scientifica, associazioni sportive dilettantistiche, enti per la tutela dei beni culturali e paesaggistici, enti gestori delle aree protette e quasi 8mila Comuni.
L’elenco degli enti ammessi e di quelli esclusi è consultabile online, nell’area tematica “5 per mille”, insieme agli importi attribuiti.
Ma entriamo nel dettaglio dei numeri riportati dal comunicato della Agenzia.
L’elenco degli ammessi comprende in totale 72.738 enti, suddivisi per categoria:
- enti del volontariato (52.162),
- associazioni sportive dilettantistiche (11.854),
- enti impegnati nella ricerca scientifica (528),
- enti che operano nel settore della sanità (106),
- enti dei beni culturali e paesaggistici (146)
- enti gestori delle aree protette (24).
Nell’elenco figurano anche 7.918 Comuni, a cui sono destinati 14,9 milioni di euro.
In base alle scelte espresse dai cittadini, il 5per mille 2021 distribuirà nel complesso quasi 507milioni di euro agli oltre 72mila enti ammessi.
In testa si conferma il volontariato, destinatario di oltre 331milioni. Il secondo settore è la ricerca sanitaria, premiata con oltre 76milioni di euro, mentre al terzo posto si trova un altro settore collegato alla ricerca, quella scientifica, al quale saranno destinati nel complesso 66,2 milioni di euro.
Seguono i Comuni (14,9 milioni di euro), le associazioni sportive dilettantistiche (15,4 milioni), gli enti per la tutela dei beni culturali e paesaggistici (con oltre 2milioni) e gli enti gestori delle aree protette (609mila euro).