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Etichettatura alimentare e obbligo indicazione QUID: pubblicate le Linee Guida

15 Ottobre 2024 in Normativa

Pubblicata la Circolare MIMIT del 18.09.2024 che fornisce le Linee Guida con gli orientamenti necessari per l'applicazione dell’indicazione quantitativa degli ingredienti (QUID) che figurano nella denominazione di vendita, che sono posti in rilievo nell'etichettatura di taluni prodotti alimentari o che sono essenziali per caratterizzare l’alimento.

Scarica la Circolare MIMIT del 18.09.2024 – Linee guida etichettatura alimentare

La presente circolare tiene conto anche della Comunicazione della Commissione sull’applicazione del principio della dichiarazione della quantità degli ingredienti (QUID) (2017/C 393/05) ed è stata redatta allo scopo di fornire i necessari orientamenti per l'applicazione dell’indicazione quantitativa degli ingredienti (QUID) che figurano nella denominazione di vendita, che sono posti in rilievo nell'etichettatura o che sono essenziali per caratterizzare l’alimento.

L'obbligo suddetto riguarda solo gli ingredienti e non i componenti naturalmente presenti nei prodotti alimentari.

Pertanto, il QUID non si applica, ad esempio, alla caffeina, alle vitamine e ai sali minerali contenuti rispettivamente nel caffè o nei succhi e nettari di frutta.

Inoltre, forniscono chiarimenti sulle previsioni normative che disciplinano specifiche categorie di alimenti quali, ad esempio, prodotti preimballati e non preimballati, latte e formaggi freschi a pasta filata, prodotti da forno ed etichettatura delle carni quali ingredienti.

Quando è obbligatorio indicare il QUID

L'obbligo di indicare la dichiarazione quantitativa degli ingredienti (QUID) è previsto dal regolamento (UE) n. 1169/2011 e riguarda specifici casi in cui la quantità di determinati ingredienti o categorie di ingredienti deve essere riportata sull’etichetta. Ecco nel dettaglio quando è obbligatorio indicare il QUID:

1. Ingrediente presente nella denominazione di vendita

Se l'ingrediente o la categoria di ingredienti figura direttamente nella denominazione del prodotto, come ad esempio:

  • Pasta all'uovo: la quantità di uova deve essere dichiarata.
  • Yogurt alle fragole: la quantità di fragole deve essere indicata.
  • Panettone al cioccolato: la quantità di cioccolato deve essere specificata.

2. Categoria di ingredienti nella denominazione di vendita

Se una categoria generica di ingredienti figura nella denominazione di vendita, è obbligatorio indicarne la quantità. Esempi includono:

  • Torta alla frutta: la quantità di frutta deve essere dichiarata.
  • Zuppa di pesce: la quantità di pesce deve essere indicata.

Questa regola si applica anche quando viene usata una denominazione generica che il consumatore riconosce comunemente, come “verdure”, “cereali” o “proteine vegetali”.

3. Ingrediente posto in rilievo nell'etichettatura

Quando un ingrediente è enfatizzato nell'etichetta tramite parole, immagini o rappresentazioni grafiche, è necessario indicarne la quantità. Esempi di questo caso includono:

  • Un dolce con la dicitura "con gocce di cioccolato" accompagnata da un’immagine che le mette in evidenza.
  • Un prodotto caseario con l’immagine di una mucca per sottolineare la presenza di latte o burro.

L’obbligo non si applica se l'immagine rappresenta l'intero prodotto senza evidenziare un particolare ingrediente, ad esempio la rappresentazione di un minestrone con tutte le verdure usate senza metterne in risalto una specifica.

4. Ingrediente essenziale per caratterizzare un prodotto

Quando un ingrediente è essenziale per caratterizzare un prodotto e per distinguerlo da prodotti simili, il QUID è obbligatorio. Un esempio classico è:

  • Aranciata: deve essere specificata la quantità di succo d'arancia contenuta, poiché è l'ingrediente chiave che definisce il prodotto.

5. Ingrediente generalmente associato alla denominazione di vendita

Se un ingrediente è generalmente associato dal consumatore a un particolare prodotto, anche se non evidenziato nella denominazione o in etichetta, deve essere indicata la sua quantità. Questo caso è meno frequente e riguarda prodotti con nomi consacrati dall’uso, come:

  • Savoiardi: devono indicare la quantità di uova, anche se non specificata nella denominazione.
  • Strudel: deve essere indicata la quantità di frutta, come le mele, anche se non esplicitamente indicata nell'etichetta.

6. Ingrediente composto

Quando un ingrediente menzionato è composto da altri ingredienti, è obbligatorio indicare sia la quantità dell'ingrediente composto, sia quella dei suoi ingredienti principali. Ad esempio:

  • Biscotti con crema alle nocciole: deve essere indicata la quantità sia della crema che delle nocciole.

7. Ingredienti presenti in alimenti preimballati

Il QUID è obbligatorio anche nei prodotti preimballati per la vendita diretta, qualora sia necessario specificare un ingrediente particolarmente valorizzato, come potrebbe essere un ripieno di carne o verdure.

Esclusioni e deroghe

Vi sono casi in cui l’obbligo di indicare il QUID non si applica, come:

  • Ingredienti utilizzati in piccole quantità a scopo di aromatizzazione (es.: spezie, erbe).
  • Prodotti fabbricati con un solo ingrediente o una sola categoria di ingredienti (es.: formaggi, olio d'oliva).
  • Ingredienti la cui quantità deve già figurare sull'etichetta per altre normative dell’Unione Europea.

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